Compositore italiano. Studiò
presso la cappella di San Marco a Venezia, trasferendosi poi a Monaco di Baviera
(1667), sotto la guida di J.K. Kerll (1669-71), e infine a Roma (1672-74), dove
si perfezionò con E. Bernabei. Dal 1674
S. visse quasi sempre in
Germania, spostandosi tra Monaco e Hannover e alternando l'impegno musicale con
l'attività diplomatica prestata nelle corti germaniche. Nel 1680
ricevette l'ordinazione sacerdotale, nel 1688 divenne maestro di cappella ad
Hannover, nel 1796 fu nominato vescovo di Spiga (Asia Minore) e, nel 1709,
vicario apostolico per la Germania settentrionale. Dall'assunzione dei voti
canonici,
S. iniziò a siglare le proprie composizioni musicali con
il nome del proprio copista, G. Piva, anche se negli anni precedenti il
compositore aveva già pubblicato diverse opere di musica sacra, come la
Psalmodia vespertina volans op. I.
S. si misurò poi nella
produzione di melodrammi, quali:
Marco Aurelio (1681),
Solone
(1685),
Audacia e rispetto (1685),
Alarico (1687),
Niobe
(1688),
Henrico Leone (1689),
Amor vien dal destino (1709), di
duetti e terzetti da camera, di
Scherzi a una voce e strumenti e di sei
Sonate da camera per archi. I testi di
S., segnati da un grande
equilibrio e compostezza che preludono alla razionalità tipica dell'opera
settecentesca, traggono ispirazione dalle partiture del Barocco veneziano e
francese (Castelfranco Veneto, Treviso 1654 - Francoforte sul Meno 1728).